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Inseminazione, coltura, trasferimento

Gli ovociti prelevati sono posti in coltura all' interno di appositi incubatori che mantengono le condizioni idonee per la loro sopravvivenza, e dopo 4-6 ore vengono inseminati.

Il liquido seminale per l'inseminazione è prodotto mediante eiaculazione e può essere utilizzato sia fresco che crioconservato. Quando necessario, si utilizza il materiale prelevato chirurgicamente dalle vie seminali (MESA – TESE -µTESE) eventualmente crioconservato in precedenza.

La metodica di inseminazione viene scelta in base al numero, alla motilità ed alla morfologia degli spermatozoi disponibili e anche alla storia riproduttiva della coppia. Può quindi essere effettuata  la FIVET convenzionale o può essere richiesta una fecondazione microassistita (ICSI). L'ovocita inseminato viene posto in coltura per ulteriori 15-20 ore, dopo le quali viene valutata la avvenuta fecondazione. Un ovocita fecondato normalmente (ovocita impregnato/zigote) è facilmente riconoscibile per la presenza di due pronuclei.

Gli zigoti, fino ad un massimo di tre in accordo alle attuali norme legislative, vengono riposti in coltura e vengono controllati ogni 20-24 ore per osservare lo sviluppo embrionale fino al trasferimento. Qualora la coppia abbia prodotto zigoti in numero superiore a tre, i restanti zigoti potranno essere crioconservati sulla base del consenso firmato da entrambi i partner.

Il trasferimento all' interno dell' utero può essere eseguito nei giorni successivi fino ad un massimo di sei giorni dopo il prelievo degli ovociti, su giudizio medico biologico.

La metodica di trasferimento intrauterino è generalmente semplice e indolore: non richiede di norma alcuna forma di anestesia o sedazione e consiste nell'introdurre un sottilissimo catetere all'interno della cavità uterina attraverso il canale cervicale.

E' una manovra comunque molto delicata in quanto è necessario evitare ogni stress agli embrioni ed alla mucosa che riveste la cavità uterina (endometrio). Il numero ottimale di embrioni da trasferire dipende da diverse variabili: età della paziente, stadio di sviluppo dell'embrione, esito di precedenti cicli. La legge prevede che non ne siano trasferiti piu di tre embrioni.

 

In caso di risposta ovarica considerata a rischio di sviluppare la sindrome di iperstimolazione ovarica, tutti gli zigoti vengono crioconservati per essere trasferiti in un ciclo successivo. Si evita così l’instaurarsi di una possibile gravidanza che è un fattore cruciale favorente lo scatenamento della sindrome.